argomento: News del mese - Diritto delle Procedure Concorsuali
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La Corte di Cassazione, con Sentenza del 26 settembre 2018, n. 1925, depositata il 16 gennaio 2019, ha chiarito che il ritrovamento della contabilità in nero di un’impresa non preclude la condanna per bancarotta fraudolenta documentale dell’amministratore di una società fallita. La Suprema Corte ha rammentato che il delitto non si configura solamente nel caso in cui la ricostruzione delle vicende patrimoniali e contabili dell’impresa risulti impossibile, ma anche quando per tale ricostruzione si renda necessaria una particolare diligenza. La contabilità in nero non solo non supporta la ricostruzione delle scritture ufficiali, ma costituisce una contabilità parallela che connota l’intento fraudolento degli organi sociali, dimostrando che la contabilità ufficiale non può essere considerata attendibile.