<p>Impresa Società Crisi di Palazzolo Andrea, Visentini Gustavo</p>
Diritto ed Economia dell'ImpresaISSN 2499-3158
G. Giappichelli Editore

08/08/2019 - Licenziamento illegittimo: non necessaria la messa in mora del datore di lavoro per l’ammissione al passivo delle retribuzioni maturate dalla data del licenziamento a quella di dichiarazione di insolvenza

argomento: News del mese - Diritto delle Procedure Concorsuali

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La Corte di Cassazione, con Sentenza del 9 aprile 2019, n. 15379, depositata il 6 giugno 2019, ha affermato che una volta intervenuta la definitività della sentenza che dichiara illegittimo il licenziamento, non sussiste alcun onere in capo al lavoratore di messa in mora del datore di lavoro, essendo esclusa l’equiparazione di tale fattispecie a quella di nullità del termine apposto al contratto a tempo determinato con conseguente sua conversione a tempo indeterminato. A fronte della declaratoria di illegittimità del licenziamento, espone la Suprema Corte, è onere dal datore attivarsi per il ripristino del rapporto di lavoro e invitare il lavoratore a prendere servizio. Pertanto, deve essere ammesso al passivo del fallimento del datore di lavoro il credito del lavoratore per retribuzioni dovute dalla data del licenziamento sino alla dichiarazione di insolvenza, anche se il lavoratore non è tornato a prestare servizio in favore dell’ex datore di lavoro – in assenza di espresso invito di quest’ultimo – e anche qualora lo stesso dipendente abbia – nelle more – ottenuto una nuova occupazione.