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La Corte di Cassazione, con Sentenza del 6 dicembre 2017, n. 633, depositata il 10 gennaio 2018, in tema di bancarotta fraudolenta, dichiarando inammissibile il ricorso proposto per erronea qualificazione giuridica del reato invocato ha affermato che le operazioni dolose ai sensi dell’art. 223 l.f. comportano un pregiudizio che discende da una situazione strutturale complessa, che si riscontra in ogni iniziativa che conduca al dissesto; ha precisato, inoltre, che non è necessaria la dimostrazione della rappresentazione e della volontà dell’evento fallimentare. Nel caso esaminato, la sistematica omissione di versamento tributi e oneri previdenziali rappresenta una deliberata strategia operativa per sottrarsi agli obblighi di legge, utilizzando a tale scopo il veicolo societario, con prevedibile – almeno in astratto – successivo fallimento.