argomento: News del mese - Diritto delle Procedure Concorsuali
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La Corte di Cassazione, con Ordinanza del 16 luglio 2018, n. 25610, depositata il 12 ottobre 2018, è stata chiamata a esprimersi in tema di bancarotta e ha affermato che è legittima l’azione di responsabilità intrapresa dal curatore fallimentare, laddove il reato commesso dall’amministratore si configuri quale bancarotta preferenziale. Nel caso di specie, l’ex presidente del consiglio di amministrazione di una società per azioni tratteneva, a titolo di rimborso di un prestito che lo stesso aveva erogato in favore della società, il prezzo pagato da una società terza per l’acquisto di partecipazioni detenute dalla società fallita. Il curatore identificava l’operato dell’ex presidente del consiglio di amministrazione quale atto in violazione della par condicio creditorum. Tale orientamento è stato confermato in tutti i gradi di giudizio e, in particolare, la Suprema Corte ha evidenziato che il pagamento preferenziale di un creditore, laddove la società versi in situazione di dissesto, può comportare la diminuzione del patrimonio sociale, con conseguente stravolgimento dei gradi di privilegio, rappresentando pertanto atto di bancarotta preferenziale.