Diritto ed Economia dell'ImpresaISSN 2499-3158
G. Giappichelli Editore

10/03/2022 - Escluso il reato di indebita compensazione per il contribuente ove vi sia stata l’infedeltà del professionista a cui si era affidato.

argomento: News del mese - Diritto Tributario

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La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 4464 del 9 febbraio 2022, si è espressa nel senso che non è sufficiente dedurre in capo al contribuente la sussistenza del dolo dalla sola inesistenza dei crediti, e quindi senza indicare, al riguardo, ulteriori elementi di prova. Più in dettaglio, la sentenza di appello aveva sì dato atto dell’incarico affidato ai professionisti, dell’esistenza della denuncia per il reato di appropriazione indebita per il mancato versamento degli importi consegnati per il pagamento delle imposte e della falsità delle ricevute di pagamento attestanti l’assolvimento di tali oneri, ma è stata annullata con rinvio in quanto la Corte di appello non ha valutato tali elementi di prova per escludere l’elemento soggettivo del reato, e ciò si pone in contrasto con la giurisprudenza “che ha escluso l’elemento soggettivo ove vi sia stata l’infedeltà dei professionisti a cui si erano affidati” i contribuenti.