Diritto ed Economia dell'ImpresaISSN 2499-3158
G. Giappichelli Editore

15/03/2019 - Esclusa l’elusione anche se le passività non sono inerenti all’oggetto della cessionaria

argomento: News del mese - Diritto Tributario

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La Corte di Cassazione, con la Sentenza n. 888 del 16 gennaio 2019, ha ribaltato la decisione a cui era pervenuta la Corte Territoriale che, sul tema della liquidazione dell’imposta di registro dovuta nel caso di una cessione d’azienda composta da cinque filiali ed operata da una Banca, dava ragione all’Amministrazione finanziaria che, nella determinazione del corrispettivo, aveva disconosciuto le passività considerate non inerenti rispetto all’oggetto del cessionario. La Corte puntualizza che il valore fiscale della cessione di azienda non può identificarsi nel mero risultato della somma algebrica delle attività e delle passività aziendali, dovendo piuttosto, ai fini della sua determinazione, fare riferimento al valore venale in comune commercio del complesso aziendale, che non è necessariamente espresso dalla sommatoria delle sue componenti positive e dal quale occorre dedurre le passività risultanti dalle scritture contabili obbligatorie o da atti aventi data certa.