argomento: News del mese - Diritto Tributario
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Il contribuente che trasferisce senza corrispettivo alcuni immobili al coniuge e ha un debito con il fisco, oggetto di contenzioso tributario, commette il reato di sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte; a nulla rileva la circostanza che nei primi gradi di giudizio le decisioni dei giudici tributari siano stati favorevoli al contribuente. A fornire questo principio è la Corte di Cassazione con la sentenza n. 11256, depositata il 2 aprile 2020. Nella specie, secondo i giudici, il contribuente aveva simulatamente trasferito alla moglie, senza corrispettivo, tre immobili di sua proprietà al fine di sottrarsi al pagamento di debiti fiscali. L’interessato inoltre non può motivare la gratuità dell’operazione in ragione di un obbligo di assistenza morale e materiale in quanto si tratta di un adempimento già coincidente con i doveri che gravavano sul coniuge in dipendenza del matrimonio.