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La Terza Sezione Penale della Corte di Cassazione, con sentenza dell’8 gennaio 2020 (p.u. del 22 novembre 2019), n. 230, ha affermato che, in tema di omessa dichiarazione ex art. 5 d.lgs.74/2000, benché sia certamente vero che alla ricostruzione del reddito d’impresa concorrono anche le spese e gli altri componenti negativi, è altrettanto vero che questi debbano risultare certi o almeno determinabili in modo obiettivo, non potendo essere puramente e semplicemente presunti. Di talché, continuala Corte, ove a fronte dell’accertamento di ricavi non dichiarati l’imputato lamenti la mancata deduzione dei costi a questi inerenti, deve provarne egli stesso l’esistenza o comunque allegare dati dai quali desumerla, non essendo legittimo, nemmeno in sede penale, presumere l’esistenza di costi deducibili in assenza quantomeno di allegazioni fattuali che rendano almeno legittimo il dubbio in ordine alla loro sussistenza.