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La Corte di Cassazione, con Ordinanza del 4 ottobre 2019, n. 27548, depositata il 28 ottobre 2019, ha stabilito che è legittimamente revocabile la procedura di concordato preventivo in presenza di atti, suscettibili di essere qualificati di straordinaria amministrazione, posti in essere dal debitore senza la preventiva autorizzazione del giudice, quali l’assunzione di nuovi dipendenti e la compensazione di crediti infragruppo finalizzata all’acquisizione della totale partecipazione nelle società controllate.