Diritto ed Economia dell'ImpresaISSN 2499-3158
G. Giappichelli Editore

15/12/2018 - Le pene accessorie previste per il reato di bancarotta semplice non hanno durata fissa ed inderogabile di dieci anni

argomento: News del mese - Diritto delle Procedure Concorsuali

Articoli Correlati: pene accessorie - bancarotta semplice - bancarotta preferenziale

La Corte di Cassazione, con Sentenza del 20 giugno 2018, n. 45307, depositata il 9 ottobre 2018, ha affermato che, laddove la corte di appello decida di derubricare il reato di bancarotta preferenziale a reato di bancarotta semplice, le pene accessorie previste per tale ultimo reato devono essere rideterminate in base alla durata della pena principale. Nel caso di specie, il Tribunale di primo grado condannava due soggetti alla pena per il reato di bancarotta preferenziale; tuttavia la Corte d’Appello riformava parzialmente la sentenza del giudice di prima istanza, derubricando il reato a bancarotta semplice documentale, in quanto la postuma ricostruzione, da parte del curatore, delle movimentazioni sociali e del volume degli affari era stata comunque possibile, seppur con grandi difficoltà dovute al disordine con il quale la società aveva tenuto le scritture contabili. Tuttavia, sebbene la Corte territoriale avesse derubricato il reato, la stessa non aveva ridimensionato le pene accessorie previste per il reato di bancarotta semplice documentale. Giunti, pertanto, in Cassazione su ricorso degli imputati, la Suprema Corte ha annullato senza rinvio la sentenza della corte di appello, rideterminando la misura delle pene accessorie e affermando che le pene accessorie per il reato di bancarotta semplice devono essere commisurate alla durata della pena principale, diversamente dalle pene accessorie previste per il reato di bancarotta fraudolenta, le quali hanno durata fissa ed inderogabile di dieci anni.