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La Corte di Cassazione, con Sentenza del 9 agosto 2018, n. 20688, ha affermato che non trova applicazione il principio del favor rei per le sanzioni comminate dalla CONSOB ai sindaci. Trattandosi, infatti, di sanzioni di natura amministrativa, in assenza di una previsione specifica, la loro successiva attenuazione non può essere applicata ai casi puniti sulla base della normativa precedente. Sul punto, la Suprema Corte ha respinto il ricorso del sindaco fondato sulla necessità di rideterminare la sanzione – per effetto dell’approvazione dei più bassi importi dovuti per le violazione dei doveri del collegio sindacale, di cui all’art. 193, comma 3, Testo Unico della Finanza – sostenendo che «in tema di sanzioni amministrative, i principi di legalità, irretroattività e di divieto dell’applicazione analogica di cui all’art. 1 L. 24 novembre 1981 n. 689, comportano l’assoggettamento della condotta illecita alla legge del tempo del suo verificarsi, con conseguente inapplicabilità della disciplina posteriore più favorevole».