Diritto ed Economia dell'ImpresaISSN 2499-3158
G. Giappichelli Editore

15/02/2019 - Azienda ceduta a prezzo incongruo: è configurabile l’infedeltà patrimoniale

argomento: News del mese - Diritto Civile e Commerciale

Articoli Correlati: cessione azienda - prezzo incongruo

La Corte di Cassazione, con Sentenza del 18 dicembre 2018, n. 57077, ha affermato che risponde del reato di infedeltà patrimoniale, ex art. 2634 c.c., l’amministratore che abbia ceduto l’azienda a un prezzo incongruo, provocando in tale maniera un danno alla società cedente e un vantaggio alla società cessionaria di cui è socio. Il presupposto che integra tale reato è il conflitto di interessi, che deve essere presente al momento della condotta incriminata, non essendo sufficiente la verifica ex post di un danno patrimoniale per la società a seguito della deliberazione di un atto di disposizione patrimoniale. Nel caso de quo, l’amministratore unico di una società a responsabilità limitata cedeva l’azienda a una società nella quale aveva un interesse in conflitto con quello della cedente. La Suprema Corte sottolinea come l’elemento centrale della vicenda sia l’incongruità del prezzo di cessione affiancato dall’interesse dell’amministratore verso la cessionaria, non potendosi parlare, nel caso di specie, di crisi aziendale con conseguente obbligatorietà della vendita al fine di evitare il fallimento. Il reato in esame è procedibile unicamente a querela di parte.