argomento: News del mese - Diritto Penale
Articoli Correlati: lavoro notturno - lavoro “in solitaria” - valutazione dei rischi specifici
Con sentenza n. 5794 del 15 febbraio 2021 (ud. 26 gennaio 2021), la Quarta Sezione della Suprema Corte, si sofferma sull’analisi dei rischi “specifici” riferiti al lavoro notturno “in solitaria”, sottolineandone la natura di «fattore di rischio in sé». In particolare, la Suprema Corte rileva che con «l’entrata in vigore del d.lgs. 532/99, infatti, il prestare la propria attività lavorativa in qualità di lavoratore notturno costituisce, ipso facto, senza necessità dell’ulteriore presenza di altri fattori critici, un fattore di rischio; la modalità del lavoro notturno, specie se “in solitaria”, deve, quindi, essere presa in esame in modo specifico nella valutazione dei rischi».