argomento: News del mese - Diritto Tributario
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La Corte di Cassazione, con ordinanza n. 5763/2021, ha stabilito che la corresponsione da parte di una società di capitali di compensi amministrativi maggiori di quelli deliberati, anche se ratificati con apposita delibera di qualche anno dopo, configura una sostanziale violazione delle competenze attribuite all’assemblea dei soci e, quindi, sul piano fiscale, ciò comporta l’indeducibilità di tali compensi per la società. I profili civilistico e fiscale, secondo la Cassazione, sono strettamente legali, tanto che la violazione delle regole del Codice Civile, in materia di determinazione dei compensi degli amministratori, ovvero l’erogazione di emolumenti in assenza della specifica delibera, comporta sul piano civilistico la nullità dell’atto di autodeterminazione dei compensi da parte degli stessi amministratori e, sul piano fiscale, la loro indeducibilità dal reddito d’impresa.