argomento: News del mese - Diritto Tributario
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La Corte di Cassazione, con Sentenza del 29 marzo 2021, n. 11796, è intervenuta sul tema del mancato versamento dell’imposta Iva respingendo il ricorso di un contribuente che non ha versato l’imposta poiché aveva i conti correnti temporaneamente pignorati. La Suprema Corte ha affermando che in tema di reato di omesso versamento Iva, la colpa del contribuente non viene meno neanche in caso di crisi di liquidità dello stesso alla scadenza del termine fissato per il pagamento, a meno che non vengano adottate tutte le misure per provvedere al pagamento del tributo e, nel caso in cui l’omesso pagamento dipenda dal mancato incasso Iva per altri inadempimenti, non vengano provati i motivi che hanno determinato l’emissione di fatture precedentemente alla ricezione del corrispettivo. Pertanto, nei reati tributari, l’evasione Iva dipesa dal mancato incasso per inadempienza contrattuale dei propri clienti non esclude il dolo ex art. 10 ter d. Lgs. n. 74 del 10 marzo 2020, atteso che l’obbligo di versamento prescinde dalla effettiva riscossione delle relative somme e che l’inadempimento del debitore è riconducibile al rischio d’impresa il quale può essere evitato anche con il ricorso alle procedure di storno dai ricavi dei corrispettivi non riscossi.