argomento: News del mese - Diritto Tributario
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La Corte di Cassazione, con Sentenza del 24 novembre 2020, n. 32901, ha stabilito che, in tema di reati tributari, ai fini della loro configurazione, qualora fosse contestata l’operatività della cartiera, affinché possa provarsi il ruolo di amministratore di fatto è necessario che venga verificato chi ha tratto beneficio dalla società schermo. Nel caso di specie, la vicenda ha origine da un’istanza di riesame per la misura cautelare della custodia in carcere nei confronti di alcuni soggetti ritenuti amministratori di fatto di società cartiere, prive di una concreta attività e dedite all’emissione ed utilizzo di fatture per operazioni ritenute inesistenti. La Suprema Corte ha ritenuto fondata l’eccezione sollevata dal Procuratore della Repubblica che ricorreva a fronte dell’annullamento delle stesse misure cautelari da parte del Tribunale del riesame, evidenziando che in tema di reati tributari, la prova della posizione di amministratore di fatto di una società schermo, priva di reale autonomia e costituita per essere utilizzata a scopo fraudolento, si traduce in quella di ideatore del sistema fraudolento, poiché, si legge in sentenza, in tal caso non sono rinvenibili elementi tipici di operatività.