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Il T.A.R. Campania, Napoli, Sez. V, con ordinanza 27 dicembre 2019, n. 6164, ha dichiarato che, nel caso in cui, in relazione ad una controversia promossa dal proprietario di un fondo per ottenere il risarcimento del danno derivante dalla relativa occupazione, in conseguenza della realizzazione di interventi di emergenza per i dissesti idrogeologici causati da eventi alluvionali: 1) la contestazione mossa dall’istante consista nella doglianza dello sconfinamento dell’occupazione, della privazione di tutte le facoltà di disposizione e godimento anche della proprietà residua del fondo, di fatto oggetto di illegittima occupazione, a causa della illecita chiusura con un cancello dell’unico accesso al fondo e nello stravolgimento dello stato dei luoghi relativi alla canalizzazione delle acque piovane; 2) qualora il giudice ordinario abbia declinato la giurisdizione in favore del giudice amministrativo deve essere sollevato d’ufficio, ai sensi dell’art. 11, co. 3, cod. proc. amm. e dell’art. 59, co. 3, della L. n. 69/2009, il conflitto negativo di giurisdizione, in quanto, in tal caso, la parte istante non radica la pretesa risarcitoria azionata sulla contestazione di scelte di tipo autoritativo e discrezionale poste in essere dalla P.A., ma di comportamenti materiali, posti in essere in via di mero fatto, del tutto slegati dall’esercizio di un pubblico potere