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Il Cons. Stato, Sez. VI, con sentenza 20 aprile 2018, n. 2405, ha dichiarato la nullità, per violazione dell’art. 60 del cod. proc. amm., e del principio del contraddittorio nell’ambito del giudizio di primo grado, di una sentenza pronunciata dal TAR in forma semplificata, senza formale e puntuale avviso alle parti costituite dell’adozione di tale tipologia di pronuncia, ove dal verbale d’udienza rinvenibile sulla piattaforma del sistema informatico della giustizia amministrativa, risulti unicamente la frase “la sospensiva passa in decisione”; in tal caso, infatti, deve ragionevolmente escludersi che sia stata rispettata la regola processuale di cui alla suddetta norma, secondo la quale, ai fini della validità della sentenza in forma semplificata, è necessario che il Collegio, oltre alla previa verifica della regolarità del contraddittorio e della completezza dell’istruttoria, abbia puntualmente informato le parti costituite – e presenti all’udienza in camera di consiglio – della possibilità di adottare un tale tipo di pronuncia, a nulla rilevando l’eventuale avvertimento fatto dal Collegio, in sede di “preliminari d’udienza” indistintamente per tutte le istanze cautelari da chiamare nella camera di consiglio; e ciò sul rilievo che siffatto modus procedendi frustra la specifica funzione di garanzia del diritto di difesa immanente alla prescrizione normativa dell’audizione delle parti sul punto.