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La Corte di Giustizia Europea, con la sentenza n. 703 del 12 settembre 2018, fornisce dei chiarimenti in merito all’interpretazione della Direttiva 2006/112/UE con delle considerazioni riguardanti il diritto alla detrazione IVA per acquisti effettuati durante il periodo in cui il numero di identificazione dell’imposta sul valore aggiunto era annullato. Nel caso in esame l’Amministrazione Finanziaria della Romania aveva obiettato la detraibilità dell’IVA relativa ad acquisti effettuati da una società dichiarata contribuente inattivo a seguito della mancata presentazione delle dichiarazioni fiscali. In merito alla questione la Corte di Giustizia rammenta che il diritto alla detrazione, ai sensi dell’Art.167 e seguenti della Direttiva 2006/112, costituisce parte integrante del meccanismo dell’IVA e, in linea di principio, non può essere soggetto a limitazioni. Il diritto in esame non può quindi essere negato fintanto che sussistono i requisiti sostanziali dell’imposta, indicati negli Articoli 3 e 4 della Direttiva summenzionata, e il diritto non sia stato invocato in modo fraudolento o abusivo.