argomento: News del mese - Diritto del Lavoro
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Con la sentenza 20 settembre 2018 n. 466, la Corte di Giustizia (Sesta Sezione) si è pronunciata sull’interpretazione della clausola 4 dell’Accordo Quadro europeo sul lavoro a tempo determinato, concluso il 18 marzo 1999, allegato alla Direttiva 1999/70/CE del Consiglio del 28 giugno 1999, relativa all’accordo quadro CES, UNICE e CEEP sul lavoro a tempo determinato. In particolare, la Corte, nel ritenere che detta clausola è conforme al diritto comunitario europeo, ha chiarito che la stessa deve essere interpretata nel senso che essa non osta, in linea di principio, a una normativa nazionale la quale, ai fini dell’inquadramento di un lavoratore in una categoria retributiva al momento della sua assunzione in base ai titoli come dipendente pubblico di ruolo, tenga conto dei periodi di servizio prestati nell’ambito di contratti di lavoro a tempo determinato in misura integrale fino al quarto anno e poi, oltre tale limite, parzialmente, a concorrenza dei due terzi.