Diritto ed Economia dell'ImpresaISSN 2499-3158
G. Giappichelli Editore

indietro

stampa articolo indice fascicolo leggi articolo leggi fascicolo


Proprietà intellettuale e concorrenza – Osservatorio gennaio-ottobre 2023 (di Giorgia Tassoni, Ricercatrice confermata nell'Università degli Studi di Milano-Bicocca)


SOMMARIO:

1. Marchio e altre privative industriali con funzione comunicativa - 2. Diritti d’autore e connessi - 3. Invenzioni industriali e altre privative industriali a contenuto tecnologico - 4. Concorrenza


1. Marchio e altre privative industriali con funzione comunicativa

Trib. Imprese Torino, Ordinanza 5 gennaio 2023 – Giudice Vitrò – Cristalfarma srl c. Ephemera Pharma srl. Marchio – Contraffazione – Segni confondibili – Prodotti identici. Devono trovare accoglimento le richieste cautelari presentate dal titolare dei marchi registrati “illumina” impiegati per contraddistinguere integratori alimentari, contro l’utilizzatore del segno “illumina-mente” come marchio distintivo di integratori alimentari, in considerazione del fatto che i prodotti rivendicati sono identici, i marchi sono molto simili e sono apposti su confezioni somiglianti. Corte di Giustizia UE, Sez. V, Sentenza 16 febbraio 2023, in causa C-472/21. Disegni e modelli – Visibilità di un componente e utilizzazione normale. L’art. 3, paragr. 3 e 4, della Direttiva CE n. 71 del 1998 dev’essere interpretato nel senso che il requisito di «visibilità» previsto da tale disposizione affinché un disegno o modello applicato a un prodotto o incorporato in un prodotto che costituisce una componente di un prodotto complesso possa beneficiare della protezione giuridica dei disegni o modelli deve essere valutato alla luce di una situazione di utilizzazione normale di tale prodotto complesso. Trib. Imprese Torino, Sentenza 17 febbraio 2023 (Camera di Consiglio del 3 febbraio 2023) – Pres. Vitrò – Rel. Rende – Consorzio per la tutela del for­maggio Grana Padano DOP c. Caseificio Fiandino s.r.l. Denominazioni di origine – DOP – Evocazione – Esame d’insieme. Sia l’esame singolare di ciascun vocabolo sia l’analisi d’insieme consentono di affermare che non ricorre alcuna ipotesi di evocazione o uso diretto o indiretto della DOP Grana Padano (o della dizione speciale “Grana padano riserva” per le stagionature superiori a venti mesi) ex art. 13 del Regolamento UE n. 1151 del 2012, nel caso di etichettatura di un prodotto lattiero-caseario, realizzato in Italia, stagionato, da grattugia, contrassegnato dal marchio “gran riserva Italia” in quanto la parola “gran” non può ritenersi evocativa della parola “grana” sia perché essa è un mero aggettivo riferito al sostantivo generico “riserva” sia perché essa stessa essendo un vocabolo generico della lingua italiana deve ritenersi liberamente utilizzabile. [continua ..]


2. Diritti d’autore e connessi

Trib. Imprese Torino, Ordinanza 14 gennaio 2023 – Giudice Vitrò – Vero UK Limited c. Impicciché Agostino srl. Software – Mancanza di licenza di software – Installazione abusiva – Descrizione. Deve trovare conferma il provvedimento di descrizione cautelare emesso “inaudita altera parte” per lamentata violazione dell’art. 64bis della legge sul diritto d’autore n. 633 del 1941, in presenza di abusiva installazione di software su dispositivi hardware da parte di un operatore al quale non era mai stata concessa alcuna licenza di tale software. Cass. civ., Sez. I, Ord. 16 gennaio 2023 n. 1107 – Pres. Genovese – Rel. Scotti – RAI Radiotelevisione italiana SpA c. Biancheri. Elaborazione creativa di un’immagine con ausilio tecnologico (c.d. digital art). La tutela autorale non può essere negata per il solo fatto che l’opera consista nella elaborazione creativa della immagine di un fiore realizzata mediante l’utilizzo di un software. Trib. Imprese Torino, Ordinanza 5 aprile 2023 – Giudice Olivero – Enel Global Services s.r.l. e a. c. Jacobacci & Partners SpA e a. Software – Deposito presso la Siae eseguito da uno Studio di consulenza. Ai fini dell’esecuzione di un incarico professionale avente ad oggetto il deposito di un software presso la Siae, non è necessario che lo Studio di consulenza incaricato consulti il codice sorgente o acceda ad altre informazioni segrete relative al suddetto software (nella specie, il Giudice nega per assenza del “fumus boni iuris” la tutela cautelare richiesta dal ricorrente per illecita detenzione e divulgazione di tali informazioni, mentre per quanto attiene al “periculum in mora” ritiene superfluo indagarne la sussistenza in ragione della assenza di “fumus boni iuris”). Trib. Imprese Torino, Ordinanza 13 aprile 2023 – Giudice Vitrò – Genium srl c. Duediemmevi srls e a. Fotografia semplice di oggetti materiali. Le opere fotografiche possono essere protette ai sensi degli art. 1 e 2 n. 7 L.d.a. (n. 633 del 1941) o beneficiare della più limitata tutela di cui agli art. 87 ss. della medesima L.d.a. che disciplinano i “diritti relativi alle fotografie”, con la precisazione che, in base all’art. 87, II co., tra esse “non sono comprese le fotografie di scritti, documenti, carte di affari, oggetti [continua ..]


3. Invenzioni industriali e altre privative industriali a contenuto tecnologico

Trib. Imprese Torino, Ordinanza collegiale 27 gennaio 2023 (Camera di Consiglio) – Pres. Vitrò – Rel. Vitrò – Galup srl c. Barbero e a. Segreti industriali (o commerciali) – Passaggio di dati commerciali sensibili. In sede processuale civile prevale il principio di libertà delle forme relativamente alle prove acquisibili, indipendentemente dalle possibili conseguenze penalistiche e risarcitorie inerenti alle modalità di acquisizione della prova (nella specie, si ritiene ammissibile la produzione nel giudizio cautelare di alcune e.mail idonee a dimostrare l’esistenza di un “fumus boni iuris” relativamente ad un passaggio di dati commerciali sensibili dall’ex dipendente di una società al responsabile commerciale di altra società). Trib. Imprese Torino, Sentenza 27 gennaio 2023 (Camera di Consiglio) – Pres. Vitrò – Rel. Rende – Corex s.r.l. c. Power Flex s.r.l. Segreti industriali (o commerciali) – Tutela – Requisiti – Fattispecie. Deve essere disattesa la ricorrenza di una fattispecie di indebita sottrazione di informazioni riservate ex art. 98 e 99 c.p.i. (d. lgs. n. 30 del 2005) laddove manchino allegazioni, prove e specificazioni circa la reale consistenza di dette informazioni, la loro sottoposizione a misure da ritenersi ragionevolmente adeguate a mantenerle segrete e finanche la loro stessa natura di informazioni aziendali segrete. Trib. Imprese Torino, Sentenza 10 febbraio 2023 (Camera di Consiglio) – Pres. Vitrò – Rel. Rende – Ruggiero e a. c. GDL SpA. Invenzioni industriali – Brevetto – Domanda di accertamento della nullità. A fronte della intervenuta concessione del brevetto sussiste una presunzione di validità dello stesso. Pertanto, la domanda giudiziale di accertamento della nullità del brevetto ex art. 76 c.p.i. (d. lgs. n. 30 del 2005) fondata sulla deduzione di carenza di originalità dell’invenzione richiede un’adeguata ed esplicita allegazione delle ragioni della dedotta nullità e non può limitarsi ad una mera enunciazione dell’assenza del requisito della brevettabilità per carenza di originalità. Trib. Imprese Torino, Sentenza 10 febbraio 2023 (Camera di Consiglio) – Pres. Vitrò – Rel. Rende – Rexpol s.r.l. c. Plastor Componenti s.r.l. Invenzioni industriali – [continua ..]


4. Concorrenza