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L'individuazione dello strumento più idoneo: aspetti tributari
Alberto Franco, Dottore commercialista – Ordine di Cuneo
Nell'ambito delle novità introdotte dal Codice della Crisi e dell'Insolvenza, l'intervento illustra gli strumenti idonei per la soluzione della crisi di impresa. In tale prospettiva, l'autore si sofferma sugli aspetti tributari.
As part of the innovations introduced by the Crisis and Insolvency Code, the speech illustrates the suitable instruments for solving the business crisis. In this perspective, the author focuses on the tax aspects.
Dal punto di vista tributario, abbiamo fondamentalmente due profili di differenziazione tra gli strumenti potenzialmente idonei per le crisi d’impresa.
Un primo profilo riguarda i regimi applicabili ai fini delle imposte sui redditi, e in special modo il regime delle sopravvenienze attive da esdebitazione di cui all’art. 88, comma 4-ter del TUIR, dove il legislatore differenzia in maniera molto netta gli strumenti con finalità liquidatorie (primo periodo del predetto comma) e gli strumenti di risanamento che mirano alla continuità aziendale (secondo periodo).
La principale differenza tra queste due disposizioni consiste nel fatto che nelle procedure con finalità liquidatorie le sopravvenienze da esdebitazione sono integralmente ed incondizionatamente escluse da imposizione, quindi non si avrà una imposizione su dette sopravvenienze qualunque sia, in sostanza, la posizione soggettiva dell’impresa.
Diverso, invece, è il regime applicabile alle procedure di risanamento, perché nelle procedure che mirano alla continuità aziendale la sopravvivenza attiva conseguita dall’impresa ha una detassazione limitata, ovverosia una detassazione che deve prendere in considerazione anche le perdite [continua..]