Diritto ed Economia dell'ImpresaISSN 2499-3158
G. Giappichelli Editore

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Relazione introduttiva (di Bruno Inzitari, Professore di Diritto Civile – Università Bocconi)


L'intervento illustra approfonditamente le principali novità introdotte dal Codice della Crisi e dell'Insolvenza, fornendo un quadro introduttivo in materia.

Introductory paper

The paper illustrates in detail the main innovations introduced by the Code of Crisis and Insolvency, providing an introductory framework on the subject.

Grazie alla dottoressa Mussa anche di questa introduzione e grazie dell’in­vito a partecipare a questo approfondimento diciamo ancora a caldo della introduzione del nuovo Codice della crisi. Devo dire che vorrei soffermarmi su dei tratti che a me sembrano caratterizzanti e gli operatori, gli interpreti dovranno a mio parere tenere conto. Quali sono le maggiori novità che si presentano con il codice della crisi? Innanzitutto un piccolo chiarimento: il codice della crisi ha avuto come dire due fasi di costruzione di elaborazione. Una fase che nasce sin dal 2017 e poi nella prima versione del codice della crisi che già aveva subito qualche piccolo rimaneggiamento ma poi arriva la sostanza delle modificazioni perché la sostanza del codice ovviamente è quello del 2019 e una profonda modificazione si è avuta appunto per effetto dei lavori della commissione Pagni che ha lavorato dall’aprile del 2021 per più di un anno fino all’entrata in vigore si potrebbe dire del Codice della crisi. Queste modifiche venivano suggerite o imposte diciamo da un lato dalla necessità di dare attuazione alla direttiva insolvensy che rispetto al codice del 2019 presentava parecchie novità di cui si doveva tenere conto e nello stesso tempo anche risolvere delle problematiche che nel codice della crisi avevano trovato una soluzione che a livello poi di interpretazione, di accoglimento sono a parte diciamo non del tutto efficientì. Non sto quindi a sottolineare questi passaggi e terrò conto evidentemente della sua versione definitiva. Nella sua versione definitiva mi pare caratterizzata da un primo elemento che mi piace sottolineare: e cioè abbiamo una ricca articolazione di strumenti e qui l’espressione è quella strumenti di regolazione della crisi e dell’insolvenza, diciamo la parola procedura ovviamente viene ancora utilizzata ma un po’ in linea anche con lo stile della direttiva dell’Unione Europea si usano più questi elementi. Questi strumenti di regolazione della crisi e dell’insolvenza sono appunto molto articolati se ne sono aggiunti alcuni diciamo alle categorie che già conoscevamo, il famoso Piano di ristrutturazione soggetto ad omologazione, il famoso Pro che è un po’ una novità assoluta; un maggiore spazio per la moratoria, un allargamento delle possibilità per l’ac­cordo di ristrutturazione e una profondissima a mio parere modificazione del concordato preventivo. Su quello che noi chiamavamo fallimento e ora liquidazione giudiziale diciamo le modifiche ci sono ma non sono poi così eclatanti. Qual è uno degli elementi di collegamento importante? Innanzitutto, diciamo strumenti di regolazione della crisi e dell’insolvenza sono tutti i procedimenti che noi conosciamo con cui ho fatto riferimento, tranne la composizione negoziata. La composizione negoziata rimane [continua..]

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