L’intervento illustra le norme regolanti la fiscalità degli Enti del Terzo Settore, approfondendo – in particolare – il quadro normativo di carattere fiscale necessario agli enti non profit per valutare l’ingresso o meno nel Terzo Settore. In tale contesto, dopo aver illustrato la normativa di riferimento e le relative agevolazioni fiscali, l’autore propone – inter alia – un caso numerico esemplificativo.
Parole chiave: Terzo Settore – non profit – fiscalità.
Taxation of Third Sector Entities. Tax breaks The paper illustrates the rules governing the taxation of Third Sector Entities, examining – in particular – the fiscal regulatory framework necessary for non-profit entities to evaluate whether or not they enter the Third Sector. In this context, after having illustrated the relevant legislation and the related tax breaks, the author proposes – inter alia – an exemplary numerical case.
Keywords: Third Sector – non-profit – taxation.
Le norme che regolano la fiscalità degli enti del Terzo settore, inteso in senso ampio e comprendente – quindi – tutti gli enti non profit, sono molteplici. A fronte di tale molteplicità, il legislatore ha emanato la legge delega n. 106/2016, che ha previsto, tra le varie finalità ed obiettivi, il generale riordino delle numerose norme riguardanti gli enti in questione, compresi – quindi – gli aspetti di carattere tributario, che, nella successiva emanazione dei decreti, sono condensati soprattutto all’interno del titolo X del d.lgs. n. 117/2017, con il quale è stato introdotto nel nostro ordinamento il cosiddetto “codice del terzo settore” (CTS).
L’intervento odierno illustra quindi, in maniera sintetica, il quadro normativo, in particolare di carattere fiscale, necessario per offrire il perimetro entro il quale gli enti non profit saranno chiamati a valutare se entrare a far parte o meno del Terzo settore, tranne quelli che in maniera automatica sono già passati nel Registro Unico Nazionale del Terzo Settore (RUNTS), ossia ODV (Organizzazioni di Volontariato) e APS (Associazioni di Promozione Sociale).
All’interno del Titolo X si situano gli articoli che riguardano la commercialità ed i regimi fiscali forfettari (artt. 79 e 80 del CTS); abbiamo successivamente il regime forfetario delle ODV e delle APS di cui agli artt. 84-85-86 del CTS (l’unico contenente gli aspetti IVA), il social bonus di cui all’art. 81, le norme relative alle imposte indirette ed i tributi locali, l’IRAP, le detrazioni per le erogazioni liberali.
Sono norme che, come si accennava sopra, riguardano gli aspetti fiscali degli enti del Terzo settore, ma nelle quali non ci si potrà addentrare più di tanto per economia di tempo; esse costituiscono, comunque, punti di riferimento necessari per valutare se entrare o meno nel predetto RUNTS.
L’analisi riguarderà – in particolare – i regimi di carattere forfettario, il social bonus (ossia quel credito d’imposta riconosciuto a coloro i quali effettueranno delle erogazioni liberali finalizzate al recupero di immobili confiscati alla criminalità organizzata), le imposte indirette di tributi locali, per le quali la relativa previsione normativa ne dispone l’esenzione o la riduzione nei confronti degli enti del terzo settore di carattere non commerciale, l’IRAP, per la quale vale lo stesso discorso dei tributi locali, visto che la disposizione normativa ne prevede l’esenzione o riduzione dell’impatto impositivo nei confronti degli enti del Terzo settore, e le detrazioni per erogazioni liberali, norma che riguarda coloro i quali erogano a favore di tali enti. Sul punto, va comunque rilevata anche la possibilità di deduzione dal reddito imponibile.
La norma di cui all’art. 104 del CTS prevede che le disposizioni riguardanti gli artt. [continua..]
