Diritto ed Economia dell'ImpresaISSN 2499-3158
G. Giappichelli Editore

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Leva o martello? Un divertissement sul tema della “leva finanziaria” (di Pierluigi Gaffuri, Dirigente bancario)


L’approfondimento, attraverso un’approfondita analisi del concetto di leva finanziaria, propone un’interessante riflessione semantica, al fine trovare una corrispondenza fra il significato teorico di tale concetto e il senso comunemente attribuito al termine “leva”. In tale prospettiva, l’autore – partendo da alcune definizioni largamente condivise – grazie alla efficacia esplicativa della geometria analitica, conclude che la “leva” intesa come rapporto D/E, ben si presta a rappresentare gli effetti del debito sulla redditività del capitale proprio.

Lever or hammer? A divertissement on the theme of “financial leverage”

The paper, through an in-depth analysis of the concept of financial leverage, proposes an interesting semantic reflection, in order to find a correspondence between the theoretical meaning of this concept and the meaning commonly attributed to the term “leverage". In this perspective, the author – starting from some widely shared definitions – thanks to the explanatory efficacy of analytical geometry, concludes that the “lever” understood as the D / E ratio, lends itself well to representing the effects of debt on the profitability of equity.

Keywords: financial leverage – profitability – equity

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Il concetto di “leva finanziaria” è da decenni ampiamente utilizzato in finanza, sia in ambito teorico che nella prassi operativa. I principali riferimenti dottrinari si possono far risalire al dibattito, sviluppatosi a partire dalla fine degli anni ’50 del secolo scorso, sul ruolo che il debito avrebbe nella determinazione del valore d’impresa. La prassi operativa, in particolare, ha gradualmente metabolizzato questi concetti e, come sovente capita, anche il linguaggio degli addetti ai lavori ha fatto largo uso di termini quali leva finanziaria, leverage, effetto leva; tuttavia la definizione di questi concetti mi è parsa, talvolta, eccessivamente discrezionale. Infatti c’è chi intende il grado di leva come rapporto tra “Debito Totale ed Equity”, chi lo circoscrive al rapporto tra “Debito Finanziario ed Equity”, chi lo riferisce al rapporto tra “Debito Finanziario e Margine Operativo Lordo”. Quest’ultima nozione, ad esempio, è molto diffusa nel mondo della finanza strutturata e anche il Regulator europeo quando norma l’operatività sulle “Leveraged Transaction” fa riferimento essenzialmente al rapporto tra Debito Finanziario Lordo e MOL. In oltre 37 anni di lavoro nel corporate lending, ho avuto molte occasioni di confrontarmi con l’uso non univoco di questi concetti e tempo fa –nel corso di uno speech formativo– mi è venuta spontanea una domanda: perché parliamo di “leva” e non di “martello”? Ovviamente la domanda era essenzialmente finalizzata a suscitare attenzione e interesse tra gli uditori, tuttavia mi sono reso conto che una corretta riflessione semantica poteva aiutare ad inquadrare la questione in modo proficuo. Mi sono quindi proposto di trovare una soddisfacente corrispondenza tra il significato teorico del concetto di “leva finanziaria” e il senso comunemente attributo al termine “leva”; allo scopo mi sono tornate utili alcune nozioni universitarie e, attingendo al materiale scientifico disponibile [1], ho rimesso in ordine le idee in modo da trovare una giustificazione soddisfacente per l’uso del termine “leva”. Ripropongo quindi lo svolgimento analitico del percorso da me effettuato, partendo da alcune definizioni largamente condivise: D = Debito Finanziario N = Equity CI = CN + D = Capitale Investito RO = Reddito Operativo I = Oneri finanziari RN = RO – I = Reddito Netto I = I/D = tasso di interesse La teoria finanziaria stabilisce le seguenti relazioni: dove il ratio Debt/Equity (in sintesi D/E) può efficacemente soddisfare la mia ambizione di dare un senso semanticamente appropriato al termine “leva” finanziaria. Infatti, la relazione di cui sopra si può rappresentare come una linea retta del tipo “y =mx + q” in un grafico che ha come ordinata il [continua..]

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