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Con sentenza n. 6348 depositata l'11 febbraio 2019 (ud. 4 ottobre 2018), la Terza Sezione della Corte di Cassazione ha ribadito l'applicabilità della confisca diretta nonostante l'estinzione del reato per intervenuta prescrizione ed ha a tale riguardo chiarito che «la natura fungibile del denaro non è sufficiente […] a qualificare di per sé come “profitto” l'oggetto del sequestro, essendo necessario anche provare che la disponibilità della somma successivamente sequestrata costituisca essa stessa risparmio di spesa conseguito con il mancato versamento dell'imposta o che si tratti di liquidità rimasta nella disponibilità del contribuente». Ne consegue che per accertare se il denaro costituisca profitto, cioè risparmio di spesa, del reato di omesso versamento è necessario avere riguardo «esclusivamente alle disponibilità liquide giacenti sui conti del contribuente al momento della scadenza del termine previsto per il pagamento del debito tributario».