Diritto ed Economia dell'ImpresaISSN 2499-3158
G. Giappichelli Editore

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L'idea inventiva e l'applicazione brevettuale (di Giuliana Mattiazzo, Professore Associato di Meccanica applicata alle macchine – Presidente Commissione brevetti – Politecnico di Torino.)


L’autore, dopo aver fornito i dati delle società incubate presso l’I3P, ossia l’incubatore di imprese del Politecnico di Torino, fondato nel 1999, schematizza – in tema di innovazione – il c.d. “Lamy report”, documento elaborato, nel luglio 2017, da un gruppo di esperti, con l’in­tento di fornire una linea di indirizzo per gli scenari evolutivi della ricerca e dell’in­no­vazione europea. In particolare, vengono analizzati e comparati i dati di Unione Europea e Stati Uniti, registrati nel campo della ricerca e della protezione del risultato di quest’ultima. L’intervento si conclude con un cenno al c.d. “PoliTo 4 Impact”, il piano strategico elaborato dal Politecnico di Torino, avente come missione, nell’ambito della ricerca e dell’inno­vazione, l’impegno profuso nell’incremento di depositi brevettuali e nella valorizzazione dei medesimi, nonché lo sviluppo di una logica di “open innovation”.

After providing the data of the companies incubated at the I3P, i.e. the business incubator of the Turin Polytechnic, founded in 1999, the author outlines – in terms of innovation – the so-called “Lamy report”, document prepared in July 2017 by a group of experts, with the aim of providing a guideline for the evolutionary scenarios of European research and innovation. In particular, the data relating to the European Union and the United States, recorded in the field of research and protection of the result of the latter, are analyzed and compared. The speech ends with a mention of the so-called “PoliTo 4 Impact”, the strategic plan developed by the Polytechnic of Turin, having as its mission, in the field of research and innovation, the commitment in the increase of patent deposits and in the enhancement of the same, as well as in the development of a logic of “open innovation”.

Keywords: European innovation – Lamy report – patent protection.

SOMMARIO:

L’ecosistema Politecnico di Torino - L’innovazione - Piano strategico del Politecnico di Torino – Polito 4 Impact


L’ecosistema Politecnico di Torino

Al Politecnico di Torino operano 2.500 tecnici (tra docenti, ricercatori, dottorandi ed assegnisti di ricerca) dedicandosi prevalentemente alla ricerca applicata, ossia quella che più spontaneamente produce l’innovazione. Ad oggi l’ateneo vanta un buon tasso di successo per quel che riguarda l’approvvigionamento dei fondi della ricerca, collocandosi nei primi posti a livello nazionale nell’acquisizione di bandi europei. Il portfolio brevettuale vanta 287 brevetti attivi a dimostrazione della volontà dei ricercatori di proteggere i risultati della ricerca. L’incubatore di imprese I3P del Politecnico di Torino (fondato nel 1999) è premiato come migliore al mondo, fra quelli pubblici, secondo il World Rankings of Business Incubators and Accelerators 2019-2020: dal 2004 ha visto la nascita di 48 spin off accademici (di cui 20 ancora attivi) e dei 229 start up (di cui 56 ancora attive). Gli spin off (di origine accademica) nascono dai contenuti brevettuali dell’ateneo, e la loro costituzione, mediamente, ha origine dai ricercatori sviluppatori delle soluzioni tecnologiche interpretando la terza missione degli atenei con la creazione di impresa. Nella figura che segue vengono riportati i dati delle società incubate presso l’I3P: come si può notare la presenza di un brevetto a tutela della soluzione inventiva, rappresenta un maggiore possibilità di valorizzazione e di reperimento risorse per lo sviluppo dell’iniziativa.


L’innovazione

Nel settembre del 2016 la commissione europea ha assegnato ad un gruppo di esperti un’attività rivolta a fornire una linea di indirizzo per gli scenari evolutivi della ricerca e dell’innovazione europea. Il gruppo di lavoro ha restituito nel luglio del 2017 un documento (Lamy report) di grande interesse di cui viene riportato per brevità un grafico riassuntivo. Comparative and growth rates of scientific publications, highly-cited scientific publications, researchers, patent applications and valued-added of high-tech sectors in the EU and the USA Source: European Commission, DG Research and Innovation. Data: Eurostat, OECD, CWTS based on Web of Science database. Dai dati riportati nella figura si può notare come gli investimenti operati da parte dell’Unione Europea abbiano portato a superare il divario tra EU ed USA nel campo della ricerca (valutata attraverso gli indici propri delle pubblicazioni specialistiche), ma i ricercatori europei ancora possiedono poca sensibilità alla protezione del risultato della ricerca attraverso il deposito del brevetto. Si riscontra inoltre un gap abbastanza importante nella creazione di impresa nei settori high tech. Le ultime due considerazioni sono di fatto correlate: in assenza di protezione della soluzione tecnologica è molto difficile la costituzione di uno spin off, la cui prima valorizzazione dipende fondamentalmente solo dal “patrimonio immateriale” costituito dai “cervelli” dei ricercatori e manifestato dal brevetto. L’innovazione rappresenta quindi ancora un punto debole per il sistema Europa: con la conseguente minor disponibilità di nascita di nuovi posti di lavoro legati alle aziende della frontiera tecnologica d’avanguardia.


Piano strategico del Politecnico di Torino – Polito 4 Impact