Diritto ed Economia dell'ImpresaISSN 2499-3158
G. Giappichelli Editore

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Il finanziamento delle imprese: le fonti tradizionali e i nuovi strumenti (di Matteo Rellecke Nasi)


Il finanziamento soci I finanziamenti soci sono la modalità più utilizzata dalle società, specialmente di piccole dimensioni, per incrementate le disponibilità finanziarie della società. Un elemento importante da valutare da parte dei soci, per scegliere che tipo di finanziamento effettuare, è valutare la possibilità o meno di rimborso. Come noto non tutti i finanziamenti sono rimborsabili: – i prestiti danno diritto, a determinate condizioni, al rimborso; – i versamenti danno il diritto al socio che li ha effettuati a partecipare, dopo lo scioglimento della società, alla ripartizione dell’attivo dopo che siano stati soddisfatti tutti i creditori sociali. Le principali differenze tra i prestiti ed i versamenti I prestiti vengono effettuati dai soci quando la società necessita di risorse finanziarie e queste non vengono concesse dagli istituti bancari ovvero, verrebbero concesse ma a costi superiori rispetto a quelli concordati con i soci. Tali somme di denaro vengono versate dai soci in misura proporzionale alle loro quote di partecipazione al capitale sociale ma tale previsione può essere superata statutariamente. Benché la disciplina giuridica dei prestiti sia quella del contratto di mutuo, per cui si presume che siano produttivi di interessi al tasso legale, è possibile prevedere un accordo tra la società ed il socio ovvero i soci finanziatori che preveda che tale prestito abbia invece natura gratuita, non facendo maturare interessi attivi a favore dei soci che hanno erogato il prestito né interessi passivi a carico della società che ha ricevuto le somme di denaro. Il socio può sempre rinunciare alla restituzione della somma di denaro oggetto del prestito che, essendo un finanziamento, è rimborsabile fatte salve le previsioni della postergazione. Va tenuto conto che il diritto ad ottenere il rimborso si prescrive in cinque anni sebbene, ove il debito della società verso il socio sia stato iscritto a bilancio, si considera come riconosciuto e pertanto la prescrizione viene meno. I versamenti sono invece somme che i soci, pur senza determinare un aumento di capitale, corrispondono alla società per far fronte alle esigenze di capitale proprio cioè a costituire fondi utili per ripianare eventuali perdite future. Tali somme, denominate in varie maniere diverse in base alle finalità perseguite, come versamenti in conto capitale, in conto futuro aumenti di capitale, o a copertura perdite, talvolta, come i prestiti, vengono erogati anche solo da alcuni soci ed in misura non proporzionale alle quote di partecipazione al capitale sociale. Esse vanno quindi ad incrementare il patrimonio della società e si caratterizzano per la assenza di un vincolo di restituzione. La Corte di Cassazione [1] ha statuito che i soci che hanno erogato i versamenti, possono chiedere [continua..]

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