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La Settima Sezione Penale della Corte di Cassazione, con Ordinanza del 14 luglio 2022 (ud. 17 maggio 2022) n. 27337, nel confermare che, ai fini dell’integrazione del delitto di cui all’art. 474 c.p. è irrilevante la configurabilità della contraffazione grossolana, ha ribadito che, in ogni caso, perché la falsificazione possa essere qualificata come “innocua” o “grossolana”, è necessario avere riguardo all’attitudine ingannatoria del marchio in sé e non alle modalità di vendita e/o alle altre circostanze esterne, che attengono, invece, alla tutela del consumatore.