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La Terza Sezione Penale della Corte di Cassazione, con sentenza n. 7874 del 4 marzo 2022 (ud. 21 gennaio 2022), nell’ambito di un procedimento per mancata predisposizione di cartellonistica con indicazione dei codici CER ed errato stoccaggio di rifiuti in violazione delle prescrizioni stabilite nell’autorizzazione integrata ambientale da parte del legale rappresentante di società esercente attività di gestione di rifiuti speciali, ha ribadito che il legislatore, con l’art. 29 quattuordecies d.lgs. 152/06, nel descrivere le condotte attribuibili a colui che è titolare dell’autorizzazione integrata ambientale, distingue tra l’inosservanza, in generale, di una qualsiasi delle prescrizioni del provvedimento autorizzativo, relativamente alla quale si applica la sola sanzione amministrativa, e le violazioni “qualificate”, tra cui quelle concernenti la «gestione dei rifiuti», penalmente rilevanti. La Suprema Corte ha dunque richiamato il precedente in ossequio al quale “non sembra dubitabile che l’apposizione di etichettatura sui contenitori o di segnaletica nelle aree destinate al deposito dei rifiuti, proprio in quanto funzionale ad una corretta informazione sulla natura e tipologia degli stessi per tutti coloro che con i medesimi vengono in contatto, attenga alla «gestione dei rifiuti». [Cfr. Cass. Pen. Sez. III n. 33033/2020].