Diritto ed Economia dell'ImpresaISSN 2499-3158
G. Giappichelli Editore

15/09/2021 - Tassazione del contratto preliminare di cessione di partecipazioni.

argomento: News del mese - Diritto Tributario

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La Corte di Cassazione ha stabilito, con l’ordinanza n. 17904 del 23 giugno 2021, che la tassazione di un contratto preliminare di cessione di partecipazioni non sconta, ai fini dell’imposta di registro, nel caso di versamenti di acconti di contratti preliminari, l’imposta proporzionale, nella misura del 3% dell’acconto, bensì l’imposta in misura fissa. Infatti, il regime previsto dall’10 della Tariffa allegata al D.P.R. n. 131/1986 (e soprattutto dalla relativa Nota all’articolo 10) per cui si applica in misura proporzionale l’imposta ai pagamenti a titolo di caparra o di acconto, riguarda in effetti i preliminari di ogni specie, ma non quelli relativi alla negoziazione di quote sociali, poiché in quest’ultimo caso prevale la norma speciale recata dagli articoli 2 ed 11 della citata Tariffa, sulla base del quale l’imposta trova applicazione in misura fissa. Come infatti rileva la Corte, “dal punto di vista fiscale la vicenda negoziale preliminare-definitivo deve essere apprezzata come un’unica manifestazione di capacità contributiva, trattandosi di un’unica operazione economica nell’ambito del sistema dell’imposta di registro. La vicenda contrattuale, suddivisa in due momenti, infatti, esprime l’unicità dell’affare, in cui si avvicendano fattispecie contrattuali diverse (preliminare-definitivo), ma finalizzate al perseguimento di un unico risultato finale, nella specie la cessione di partecipazioni societarie”, per cui “non si comprenderebbe come la tassazione del contratto preliminare per il quale sono previsti acconti possa eccedere quella (prevista con l’applicazione dell’imposta in misura fissa) del contratto definitivo”.