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Il Tribunale di Milano, con Sentenza del 22 ottobre 2020, ha affermato che all’interno di un giudizio relativo all’impugnazione di una delibera di approvazione del bilancio, sostituita successivamente da una nuova delibera, non si possa procedere alla valutazione delle eccezioni sollevate dall’attore in merito all’invalidità della delibera sostitutiva a sua volta non impugnata. Ciò dipende dall’assorbimento delle valutazioni medesime all’interno della constatazione della scomparsa dell’interesse ad agire da parte dell’attore. Il giudice deve limitarsi a valutare, ex art. 2377, co. 8 c.c. l’effettiva portata sostitutiva della seconda delibera rispetto a quella impugnata.