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La Corte costituzionale nella sentenza del 22 febbraio 2019, n. 23, ha esaminato la questione di legittimità costituzionale sollevata dal Tribunale di Brescia nei confronti della disposizione dell’art. 99 del TUEL, a mente della quale la nomina del segretario comunale ha durata corrispondente a quella del mandato del sindaco, per contrasto con i principi di imparzialità e continuità dell’azione amministrativa. Secondo la Corte costituzionale deve considerarsi conforme alla Costituzione la disposizione dell’art. 99 del TUEL) secondo cui il segretario comunale resta in carica per un periodo corrispondente a quello del sindaco che lo ha nominato e cessa automaticamente dall’incarico al termine del mandato di quest’ultimo. In particolare, la Corte costituzionale ha affermato che il meccanismo di “spoils system” e di decadenza automatica per i segretari comunali sarebbe giustificato dai compiti propulsivi e gestionali a lui assegnati; il segretario comunale, infatti, è titolare di attribuzioni multiformi sia di controllo e di certificazione che di gestione quasi manageriale e supporto propositivo all’azione degli organi comunali.