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La Terza Sezione Penale della Corte di Cassazione, con sentenza del 3 febbraio 2020 (p.u. del 12 dicembre 2019), n. 4413, dopo aver ribadito che dal testo dell’art. 2 L. 683/1983 emerge chiaramente la natura di causa personale di esclusione della punibilità dell’adempimento conseguente alla diffida ex comma 1-bis della medesima disposizione di legge, ha affermato il seguente principio di diritto: «con riferimento al reato di cui all’art. 2, comma 1-bis, l. n. 638 del 1983, nel caso di società di persone, nella quale l’amministrazione, in assenza di patto contrario, è riservata indistintamente a tutti i soci, l’omessa notifica della diffida ad adempiere a taluni dei soci non paralizza l’esercizio dell’azione penale nei confronti degli altri, cui detta notifica è avvenuta, in quanto essa è delineata come causa di non punibilità e non come condizione di procedibilità».