Diritto ed Economia dell'ImpresaISSN 2499-3158
G. Giappichelli Editore

30/01/2020 - Il regime di “doppio binario sanzionatorio” negli abusi di mercato ed il giudizio di proporzionalità del cumulo sanzionatorio

argomento: News del mese - Diritto Penale

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La Quinta Sezione Penale della Corte di Cassazione, con sentenza del 9 gennaio 2020 (c.c. del 22 novembre 2019), n. 397, ha affrontato la complessa tematica concernente il rapporto tra il principio del ne bis in idem, anche nelle sue declinazioni sovranazionali, ed il regime di “doppio binario” sanzionatorio che caratterizza, tra le altre, la disciplina degli abusi di mercato. In particolare, la Corte di Cassazione, dopo aver ripercorso gli indirizzi maturati in seno alle giurisdizioni sovranazionali ed alla Corte costituzionale, ha chiarito come sia compito del giudice nazionale verificare la sussistenza o meno del requisito della proporzionalità del complessivo trattamento sanzionatorio applicato al ricorrente; tale giudizio, infatti, “nella prospettiva eminentemente - pur se non esclusivamente - sostanziale assunta dal divieto di bis in idem a seguito della recente convergenza degli orientamenti delle Corti Europee (convergenza registrata anche dalla Corte costituzionale), integra un elemento essenziale della garanzia, tanto nella prospettiva della Cedu, quanto in quella del diritto dell’Unione Europea” (ex multis Cass. Pen., Sez. 5, 21 settembre 2018, n. 49869). Alla luce di tali principi, la Corte Suprema ha annullato con rinvio la sentenza impugnata, precisando che “il giudice del rinvio dovrà valutare la proporzionalità del cumulo sanzionatorio rispetto al disvalore del fatto, da apprezzarsi con riferimento agli aspetti propri di entrambi gli illeciti (quello penale e quello “formalmente” amministrativo) e, in particolare, agli interessi generali sottesi alla disciplina degli abusi di mercato (anche sotto il profilo dell’incidenza del fatto sull’integrità dei mercati finanziari e sulla fiducia del pubblico negli strumenti finanziari), tenendo conto, con riguardo alla pena della multa, del meccanismo “compensativo” di cui all’art. 187-terdecies TUF” (Sez. 5, n. 49869 del 21/09/2018, Chiarion Casoni); in caso in cui accerti il carattere sproporzionato del complessivo trattamento sanzionatorio, anche con riferimento alle sanzioni accessorie, il giudice del rinvio dovrà rideterminare le “sanzioni penali attraverso la disapplicazione in mitius della norma che commina dette sanzioni solo nel minimo edittale, con esclusione della multa, in virtù del meccanismo “compensativo” di cui all’art. 187-terdecies TUF, e, con riguardo alla reclusione, fermo restando il limite minimo insuperabile dettato dall’art. 23 c.p. ”