Diritto ed Economia dell'ImpresaISSN 2499-3158
G. Giappichelli Editore

29/11/2019 - Autonomia del giudice penale nella determinazione dell’imposta evasa

argomento: News del mese - Diritto Tributario

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Con le Sentenze n. 47832 e n. 47837 del 25 novembre 2019 la Corte di Cassazione ha sancito un importante principio in tema di autonomia del procedimento amministrativo e tributario rispetto al procedimento penale per i reati fiscali, i cui rapporti, secondo la regola del “doppio binario” sono caratterizzati da indipendenza e non interferenza reciproca. Tale regola trova applicazione sia nel caso di determinazione dell’ammontare dell’imposta evasa per l’adozione del sequestro preventivo a fini di confisca, nell’ipotesi di reato di dichiarazione fraudolenta, che nella diversa fattispecie di impugnazione di misura cautelare personale per il reato di indebita compensazione. Essa infatti si manifesta, nell’un caso, nella facoltà, per il giudice penale, di discostarsi dal contenuto di eventuali accordi conciliativi intervenuti tra il contribuente e l’Erario, anche contraddicendolo; nell’altro caso, nella facoltà di applicare la misura cautelare anche sulla base di elementi meramente indiziari a carico del soggetto da cui desumere l’indebita compensazione pur in assenza di un accertamento definitivo in sede tributaria.