Diritto ed Economia dell'ImpresaISSN 2499-3158
G. Giappichelli Editore

15/04/2018 - I chiarimenti sulla diffida accertativa per crediti patrimoniali

argomento: News del mese - Diritto del Lavoro

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Con l’interpello 16 febbraio 2018 n. 2, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha chiarito, in risposta all’istanza formulata dall’Associazione Nazionale delle Imprese di Sorveglianza Antincendio (A.N.I.S.A.) e con riferimento alla validazione delle diffide accertative per crediti patrimoniali, che non si possa procedere a detta validazione nei confronti dei datori di lavoro che hanno avviato una procedura di sovra-indebitamento con ristrutturazione del debito. In particolare, ai sensi dell’art. 12, comma 3, d.lgs. n. 124/2004, la diffida accertativa emessa dagli organi dell’Ispettorato, ai fini della corresponsione di crediti patrimoniali, ha “valore di accertamento tecnico con efficacia di titolo esecutivo”. Il Ministero ha, infatti, chiarito che la procedura di sovra-indebitamento, con riferimento ai soggetti “non dichiarabili fallibili”, è assimilabile a quella relativa alle procedure fallimentari e, nell’ipotesi in cui sia stato presentato un accordo di ristrutturazione del debito, si determina la mancanza del requisito dell’esigibilità del credito.