Diritto ed Economia dell'ImpresaISSN 2499-3158
G. Giappichelli Editore

15/05/2018 - La dazione di una somma al direttore generale dell’ente in dissesto, a titolo di incentivo all’esodo, può integrare il reato di bancarotta preferenziale

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La Quinta Sezione penale della Corte di Cassazione, con sentenza del 5 aprile 2018 (ud. 7 dicembre 2017), n. 15279, dichiara che l’elargizione dell’indennità di preavviso corrisposta al direttore generale da parte del Cda di una società già in dissesto può essere inquadrata come reato di bancarotta preferenziale, non essendo sufficiente ad escluderla il fatto che il soggetto ricevente venga inquadrato come lavoratore subordinato. La vicenda rientra nel caso Banca Etruria e concerne la dazione ad un noto dirigente dell’ente della somma di 700mila Euro come incentivo all’esodo; in apertura di procedimento penale per bancarotta patrimoniale era stato disposto il sequestro preventivo solamente su una parte di tale cifra (475mila Euro circa), qualificata come “indennità supplementare”. La Cassazione, evidenziato come in casi assimilabili al caso di specie sia astrattamente configurabile l’ipotesi di bancarotta preferenziale, annulla l’ordinanza del Tribunale del riesame di Arezzo rinviando allo stesso perché sia colmata tal lacuna motivazionale.