Diritto ed Economia dell'ImpresaISSN 2499-3158
G. Giappichelli Editore

15/09/2018 - Il caso Assonime n. 8/2018 si sofferma sulle azioni senza valore nominale

argomento: News del mese - Diritto Civile e Commerciale

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Il Caso Assonime n. 8/2018, reso pubblico in data 18 giugno 2018, si sofferma sulla massima n. 169/2017 del Consiglio Notarile di Milano, in materia di azioni con valore nominale inespresso. Si richiamano, sul punto, l’art. 2328, comma 2, n. 5 e l’art. 2346, comma 3 c.c., che prevedono la possibilità di emettere azioni prive di valore nominale, rispondendo principalmente alla finalità di semplificare le operazioni societarie straordinarie. La massima oggetto di analisi sottolinea innanzitutto come, in presenza di tali azioni, non sussistendo la necessaria relazione tra la modifica del numero delle azioni e l’importo della variazione del capitale, si rendano legittime le deliberazioni di modifica dello statuto in cui vengano emesse nuove azioni senza il corrispondente incremento del capitale sociale, ferma restando l’applicazione della disciplina relativa all’operazione di aumento. Ciò rileva, in primis, nel caso di emissione di nuove azioni a pagamento, ritenendosi quindi legittima una delibera avente ad oggetto l’emissione di nuove azioni, a pagamento, senza alcun corrispondente aumento di capitale sociale. In tale situazione il valore del conferimento deve essere imputato interamente a riserva sovrapprezzo azioni. La massima in commento analizza inoltre gli ulteriori risvolti applicativi concernenti le azioni in questione, con particolare riferimento alla conversione in azioni di obbligazioni e strumenti finanziari convertibili e all’emissione di nuove azioni a titolo gratuito.