Diritto ed Economia dell'ImpresaISSN 2499-3158
G. Giappichelli Editore

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Il quadro di riferimento europeo (di Bruno Inzitari,  Professore Ordinario di Diritto Civile presso l’Università degli Studi “Bocconi”)


L’intervento illustra il Fintech, avuto particolare riguardo al contesto europeo. In tale prospettiva di analisi, l’autore descrive preliminarmente il fenomeno, per poi soffermarsi sui recenti casi giurisprudenziali in Germania. Da ultimo, la trattazione termina con interessanti spunti di riflessione sull’intelligenza artificiale.

The european framework

The paper illustrates Fintech, with particular regard to the european context. In this perspective of analysis, the author first describes the phenomenon, and then he focuses on recent case law in Germany. Lastly, the dissertation ends with interesting considerations on artificial intelligence.

Keywords: Fintech – AI

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Buonasera, un saluto a tutti i partecipanti diciamo la tematica del Fin Tech ha presentato particolarmente nel corso del 2019 una pagina particolarmente significativa nel confronto giurisprudenziale in Germania in quanto si è manifestata diciamo un’idea convergente sia dell’autorità della concorrenza sia di alte magistrature in questo caso. Il fenomeno è quello della raccolta dei dati attraverso un sistema che vede chiaramente l’intelligenza artificiale la capacità di utilizzazione di questi dati in modo particolarmente rilevante e diciamo suscettibile di dar luogo a risultati molto importanti. Andiamo subito al fenomeno, è quello che ha investito Facebook dove effettivamente la raccolta dei dati e il collegamento che questa società, colosso mondiale di internet riesce fare ha degli aspetti importanti sotto il profilo delle tecnologie e dei risultati che può raggiungere. Perché la piattaforma di Facebook unita a quella di altre piattaforme che appartengono a Facebook e sono in questo caso WhatsApp e Instagram i pilastri centrali ma anche altre società collegate o che comunque ha rapporti contrattuali consentono a Facebook di raccogliere una massa di dati estremamente differenziati e di collegarli tra id loro e di elaborarli grazie a questa elaborazione il risultato economico è più che rilevante perché ciò che viene elaborato fornisce indicazioni di mercato, delle ottimizzazioni delle produzioni, dell’of­ferta, del collocamento e le fornisce e questo è il punto assai interessante anche a vantaggio dello stesso utente, non devono essere viste solo ed unicamente come utilizzazioni contrarie all’interesse del cliente, dell’utilizzatore anche se qui di cliente è difficile parlare dato il rapporto particolare tra l’utente Facebook e WhatsApp Instagram etc. Vorrei vedere che cosa è successo e poi gli sviluppi. Questa attività è stata in qualche modo ritenuta non regolare o perlomeno questo risultato non corretto e le controversie che sono nate hanno visto da un lato Facebook difendere la propria posizione dicendo affermando molte linee di difesa in primo luogo il fatto che il servizio da esso offerto è un servizio gratuito, un servizio dove nessuno è costretto ad aderire una gran parte della popolazione mondiale aderisce è un utente, ha un conto non bancario ma ha un conto in Facebook ma la popolazione può benissimo non farlo non c’è una costrizione dell’adesione a Facebook e il cliente è ben consapevole del fatto che lui stesso poi fornisce questi dati con l’uso di Instagram WhatsApp oltre logicamente di Facebook e altre piattaforme ma cito le più importanti che appartengono a Facebook. La linea difensiva di Facebook è stata quella che non ci sarebbe alcuna violazione in quanto il cliente non viene [continua..]

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