Diritto ed Economia dell'ImpresaISSN 2499-3158
G. Giappichelli Editore

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I nuovi modelli obbligatori di bilancio e di rendiconto per gli Enti del Terzo Settore (di Andrea Gippone, Dottore Commercialista in Torino.)


L’intervento fornisce una introduzione al quadro di riferimento in materia di schemi di bilancio per gli enti del terzo settore. La trattazione prende avvio dalla definizione della fattispecie, nonché dall’analisi del contesto normativo, avuto particolare riguardo alle disposizioni contenute nel decreto legislativo n. 117/2017. Nell’analisi proposta, l’autore si sofferma poi sulle novità introdotte dal decreto pubblicato in data 18 aprile 2020 in tema di modelli di bilancio.

The new mandatory financial statement and reporting models for the so-called Third Sector entities

The paper provides an introduction to the reference framework on the subject of financial statements for third sector entities. The paper starts from the definition of the case, as well as from the analysis of the regulatory context, with particular regard to the provisions contained in Legislative Decree n. 117/2017. In the proposed analysis, the author then focuses on the innovations introduced by the decree published on the 18th April 2020 in terms of financial statement models.

La presente relazione si va a collocare in coda al percorso introduttivo presentato dal dottor Ferreri per transitare verso il nuovo Registro, nella speranza che il Runts possa avere la sua funzionalità piena già del 2021. Quanto meno una cosa certa la sappiamo: per tutti questi soggetti che vorranno entrare a fare parte del Terzo settore sono noti gli schemi di bilancio che dovranno essere adottati a fini della rappresentazione dei propri dati. Per poter capire come sono stati introdotti questi schemi occorre fare prima un’analisi di contenuto del d.lgs. n. 117/2017. In particolar modo ci riferiamo all’art. 13, il quale afferma che sostanzialmente è prevista comunque l’obbligatorietà della presenza di un bilan­cio per tutti gli enti che fanno parte del Runts e in particolar modo tale bilancio deve essere composto da stato patrimoniale rendiconto gestionale e relazione di missione. Va detto altresì che la stesura finale del d.lgs. n. 117 si è completata nel corso degli anni con l’integrazione di successive modifiche in aggiunta alla prima versione. Il primo comma si preoccupa di dirci che lo stato patrimoniale e il rendiconto gestionale sono i primi due documenti “numerici”; insieme ad essi viene aggiunta la relazione di missione, la quale svolge un compito specifico: quello di andare ad illustrare le poste di bilancio. Oltre a tali informazioni, la relazione di missione deve fornire un’indicazione sull’andamento economico e sulla capacità dell’ente del terzo settore di perseguire le proprie finalità di natura istituzionale. Il comma 2 ci permette di fornire una semplificazione in funzione delle dimensioni del­l’ente, facendo riferimento a un valore numerico preciso. Se l’Ente ha perseguito entrate complessive comunque denominate non superiori a 220.000 euro, ha la possibilità di adottare uno schema più semplificato, denominato rendiconto di cassa. Il comma 3 demanda al ministero del lavoro e delle politiche sociali l’emis­sione e la produzione degli schemi da adottare, sia in riferimento ai soggetti di grandi dimensioni che per quelli di più piccole dimensioni. In tale contesto, 3 anni dopo l’emanazione del d.lgs. n. 117/2017, il mistero del lavoro e delle politiche sociali, dopo aver sentito il parere del consiglio nazionale degli enti del terzo settore nella riunione avvenuta il 23 gennaio del 2020, in data 5 marzo ha prodotto un importante decreto con il quale vengono forniti sotto forma di alle­gati, i modelli A, B, C, e D., ossia i 4 schemi obbligatori che devono essere adot­tati da tutti gli enti del terzo settore per la rappresentazione dei propri risultati. Il decreto del 5 marzo è stato pubblicato in data 18 aprile del 2020 e pertanto, nel rispetto della previsione normativa, avrà effetto dall’anno successivo della sua pubblicazione. Di [continua..]

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