Diritto ed Economia dell'ImpresaISSN 2499-3158
G. Giappichelli Editore

30/08/2022 - Ritenute: condannato l’amministratore di una società che ha omesso il versamento delle ritenute previdenziali per pagare gli stipendi

argomento: News del mese - Diritto Tributario

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Con la sentenza n. 26477 del 5 aprile 2022 depositata in data 11 luglio 2022 la Terza sezione penale della Cassazione si è pronunciata sul ricorso presentato da un amministratore unico di una società che era stato condannato dal Tribunale di Terni per aver omesso diversare all’INPS competente le ritenute assistenziali e previdenziali operate sulle retribuzioni dei dipendenti della stessa azienda. Nel caso di specie con il ricorso in Cassazione l’imputato deduceva l’insussistenza degli elementi costitutivi del reato di omesso pagamento delle ritenute assistenziali e previdenziali. In particolare, sosteneva che il giudice, per verificare la sussistenza dell’elemento soggettivo del reato, avrebbe dovuto analizzare non solo il dolo generico, ma anche la situazione in cui la suddetta impresa versava, considerando che era in gravi difficoltà economiche. Per gli Ermellini la doglianza, però, è infondata perché il reato di omesso versamento delle ritenute previdenziali ed assistenziali è «a dolo generico ed è integrato dalla consapevole scelta di omettere i versamenti dovuti, ravvisabile anche qualora il datore di lavoro, in presenza di una situazione di difficoltà economica, abbia deciso di dare preferenza al pagamento degli emolumenti ai dipendenti e di pretermettere il versamento delle ritenute all’erario». Pertanto, la circostanza che il datore di lavoro, a causa della situazione economica dell’azienda, abbia scelto di pagare prima gli stipendi dei dipendenti finendo per non rispettare il termine per il versamento delle ritenute previdenziali non costituisce una ragione di esclusione del dolo.