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La Corte di Cassazione, con Ordinanza del 9 maggio 2022, n. 14592, ha affermato che nelle società di capitali l’accettazione della nomina ad amministratore può desumersi anche da atti positivi “incompatibili con la volontà di rifiutare la nomina”; l’accettazione della nomina può essere tacita e non dipende dall’adempimento degli oneri pubblicitari, previsti dall’art. 2383, comma 4, c.c. Sul punto, la Suprema Corte ha precisato che l’accettazione della nomina di amministratore è indispensabile, ma che, in generale, il contratto di amministrazione societario non richiede l’osservanza di particolari formalità.