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La Corte di Cassazione, con sentenza del 15 settembre 2021, n. 34930, depositata il 17 novembre 2021, si è espressa in tema di compensazione fallimentare ex art. 56 l.f. In particolare, la Suprema Corte ha affermato che, qualora il controcredito per il quale l’Amministrazione finanziaria intende far valere la compensazione sia di importo pari al credito azionato dal curatore, ai fini del riconoscimento di detta compensazione, non è necessaria la presentazione di un’apposita istanza di insinuazione al passivo. Di contro, qualora all’esito della compensazione permane ancora un credito in capo all’Amministrazione finanziaria, esso dovrà necessariamente essere accertato ai sensi degli artt. 92 e ss. l.f., essendo preclusa l’instaurazione di un giudizio ordinario di cognizione.