Diritto ed Economia dell'ImpresaISSN 2499-3158
G. Giappichelli Editore

15/12/2021 - Crediti prededucibili e termine per l’insinuazione al passivo

argomento: News del mese - Diritto delle Procedure Concorsuali

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La Corte di Cassazione, con Sentenza del 29 ottobre 2021, n. 34435, depositata il 15 novembre 2021, si è espressa in tema di ammissione al passivo dei crediti prededucibili, sorti nel corso della procedura fallimentare. In primo luogo, la Suprema Corte ha rammentato che, ai sensi dell’art. 111-bis l.f., i crediti prededucibili «non contestati per collocazione e ammontare» non sono soggetti al procedimento di accertamento di cui agli artt. 92 e ss. l.f. Tutti gli altri crediti maturati in pendenza di fallimento, ad eccezione di quelli sorti a seguito dei provvedimenti di liquidazione dei compensi dei professionisti che hanno prestato la propria opera nei confronti del fallimento – chiarisce la Suprema Corte – devono essere insinuati al passivo entro il termine di un anno, decorrente, nel caso in cui le condizioni per l’ammissibilità siano maturate successivamente al deposito del decreto di esecutività dello stato passivo, dal momento in cui dette condizioni si sono manifestate; in caso di contestazione postuma da parte della curatela del credito prededucibile, il termine annuale decorre dal momento in cui il creditore ha appreso tale contestazione.