Diritto ed Economia dell'ImpresaISSN 2499-3158
G. Giappichelli Editore

10/11/2021 - Azione individuale del socio possibile soltanto per danni diretti

argomento: News del mese - Diritto Civile e Commerciale

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Il Tribunale di Roma, con sentenza n. 8739/2021, ha affermato che il presupposto per l’esperimento dell’azione individuale da parte del socio ex art. 2395 c.c. contro l’amministratore di una società di capitali è il danneggiamento “diretto” per atti colposi o dolosi, mentre appartiene unicamente alla società il diritto alla conservazione del patrimonio. Secondo tale principio, quindi, la mancata percezione degli utili e la riduzione del valore della quota di partecipazione non possono essere considerati direttamente lesivi degli interessi del socio, essendo gli utili parte integrante del patrimonio sociale fino a delibera assembleare e la diminuzione del valore della quota conseguenza indiretta del comportamento dell’amministratore. Il Tribunale di Roma ha sottolineato – ricordando quanto stabilito dalla Corte di Cassazione con le Sentenze n. 27733/2013 e 22573/2014 – come i danni rilevanti attengano sia alla sfera personale che patrimoniale del socio, come ad esempio la perdita di opportunità economiche o lavorative.