Diritto ed Economia dell'ImpresaISSN 2499-3158
G. Giappichelli Editore

05/10/2021 - La richiesta del green pass non comporta la violazione del diritto alla riservatezza dei dati sanitari.

argomento: News del mese - Diritto Amministrativo

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Il Consiglio di Stato, sez. III, con la sentenza del 17 settembre 2021, n. 5130, ha respinto l’appello sollevato da alcuni cittadini italiani nei confronti dell’ordinanza cautelare del Tar Lazio (che aveva già dato loro torto) relativa agli obblighi previsti in ordine alla certificazione verde ed attuativa del D.P.C.M. del 17 giugno 2021 e del d.l. n. 52 del 2021. Gli appellanti avevano chiesto la sospensione del provvedimento lamentando la lesione della riservatezza dei dati sanitari, il rischio di discriminazioni nonché il pregiudizio economico derivante dall’effettuazione di frequenti tamponi. Il Consiglio di Stato, nel merito, ha rilevato che la richiesta del green pass non comporterebbe la violazione della riservatezza dei dati sanitari dal momento che l’attuale sistema non sembra rendere conoscibili ai terzi il concreto presupposto dell’ottenuta certificazione e cioè la vaccinazione o l’attestazione della negatività al virus.