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La Corte di Cassazione, con Ordinanza del 23 giugno 2021, n. 20618, depositata il 19 luglio 2021, ha chiarito che l’atto pubblico notarile di concessione del credito con garanzia ipotecaria da parte di un istituto bancario non è sufficiente a dimostrare l’entità del credito stesso. Ai fini dell’ammissione al passivo del credito col prelazione ipotecaria, infatti, grava sul creditore l’onere di fornire la prova del saldo finale del conto corrente bancario; il decreto ingiuntivo divenuto esecutivo in data successiva alla dichiarazione di fallimento non è opponibile ai creditori, mentre l’ammissione del saldo al passivo in via chirografaria implica il riconoscimento del credito da parte della curatela.