Diritto ed Economia dell'ImpresaISSN 2499-3158
G. Giappichelli Editore

10/12/2020 - Responsabili per tutti i debiti verso i dipendenti gli eredi che di fatto proseguono nell’attività

argomento: News del mese - Diritto Civile e Commerciale

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La Corte di Cassazione, con Ordinanza del 2 novembre 2020, n. 24197, ha affermato che gli eredi che proseguono – di fatto – l’attività d’impresa del defunto rispondono di tutti i debiti verso i dipendenti, in quanto la gestione congiunta trasforma la comunione incidentale in una società irregolare o di fatto. La Suprema Corte, rifacendosi ad un orientamento risalente nel tempo e privo di contrasti, ha chiarito che nel caso di comunione incidentale di azienda, ove il godimento di questa si realizzi mediante il diretto sfruttamento della medesima da parte di uno o più partecipanti alla comunione, è configurabile “l’esercizio di un’impresa individuale o collettiva (nella forma della società regolare oppure della società irregolare di fatto), non ostandovi l’art. 2248 cod. civ., che assoggetta alle norme degli artt. 1100 e ss. dello stesso codice la comunione costituita o mantenuta al solo scopo di godimento”. Pertanto, nel caso in cui gli eredi esercitino congiuntamente lo sfruttamento diretto dell’azienda appartenuta al “de cuius”, non trova configurazione la “mera amministrazione di beni ereditari in regime di comunione incidentale di godimento”, ma si è in presenza dell’esercizio di un’attività imprenditoriale da parte di una società di fatto.