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Il Consiglio di Stato, sez. VI, nella Sentenza del 3 agosto 2020, n. 4898, in materia di permesso di costruire in deroga agli strumenti urbanistici, ha affermato che tale provvedimento abilitativo derogatorio degli strumenti urbanistici è istituto di carattere eccezionale che trova la sua giustificazione nella necessità di soddisfare esigenze straordinarie rispetto agli interessi primari garantiti dalla disciplina urbanistica generale e, in quanto tale, applicabile esclusivamente entro i limiti tassativamente previsti dal D.P.R. 380 del 2001 all’art. 14 e mediante la specifica procedura. Di conseguenza, ha concluso il Collegio, il permesso di costruire in deroga agli strumenti urbanistici non può essere rilasciato “in sanatoria” dopo l’esecuzione delle opere e questo in coerenza, peraltro, con l’esclusione in termini generali nel vigente ordinamento di poteri di sanatoria in deroga.